Cammino di Discernimento Commissione Formazione Mario  

ottavo incontro di discernimento sulla regola ofs

La Regola Ofs

Nei mesi scorsi abbiamo consigliato la lettura del libro ‘Messaggeri di perfetta letizia di Marco Asselle’ come introduzione alla Regola Ofs. Arrivati a questo punto del percorso dedichiamo gli ultimi incontri a leggere insieme alcuni articoli.  Questi ultimi tre incontri si svolgeranno nell’arco di alcuni mesi, durante i quali ognuno è invitato alla lettura personale della regola e alla eventuale condivisione in gruppo di spunti ritenuti particolarmente significativi.  In questa prima tappa faremo una brevissima introduzione e successivamente incominceremo la lettura e la riflessione di gruppo. Abbiamo scelto alcuni articoli tratti dal secondo capitolo ‘La forma di vita’ perché ci sembravano i più adatti ad essere letti insieme. 

Evoluzione storica della Regola Ofs

    • Memoriale propositi dei fratelli e delle sorelle della Penitenza «viventi nelle proprie case», datato agli anni 1221 (Francesco era ancora in vita)
    • Regola promulgata da papa Niccolò IV 1289
    • Regola del Terz’Ordine Secolare di San Francesco d’Assisi 1883
  • Regola dell’Ordine Francescano Secolare, approvata da papa Paolo VI  1978 (siamo negli anni che seguono il ‘Concilio vaticano II 1962-1965’)
  • Ogni documento successivo riprende lo spirito dei precedenti ma adattandoli alle diverse epoche della storia e della Chiesa.

Struttura della Regola :Il testo è stato fatto precedere, in forma di «Prologo», dalla cosiddetta prima redazione della “Lettera ai fedeli” di san Francesco, dal titolo: -Esortazione di san Francesco ai fratelli e alle sorelle della penitenza-

 – La regola vera e propria è molto breve ed è suddivisa in tre capitoli: 

  • L’Ordine francescano secolare (OFS): art. 1-3; 
  • La forma di vita: art. 4-19; (Che è quello di cui noi leggeremo alcuni articoli)
  • La vita in Fraternità: art. 20-26

La Regola approvata da Paolo VI è, rispetto alle precedenti, un documento totalmente nuovo 

∙ sia nell’impostazione, di carattere prettamente spirituale, 

∙ sia per la profonda attenzione al messaggio di san Francesco e ai segni dei tempi 

∙ e sia per l’intento provocatorio-creativo. 

 Evita di diffondersi nella prescrizione di norme pratiche, a parte la raccomandazione di una lettura assidua del vangelo (art. 4), presentando l’ispirazione di fondo della vita francescana secolare con un continuo riferimento al vangelo e agli scritti di san Francesco.

Costituzioni Generali dell’Ordine Francescano Secolare (sono nello stesso libretto, hanno una storia interessante ma non sono la regola!)

Destinate a dare applicazione alla Regola furono approvate nel 1990. In seguito tradotte e consegnate alle fraternità dell’OFS a tutti i livelli che le hanno studiate e messe in pratica raccogliendo osservazioni e proposte che sono state valutate in occasione del capitolo Generale di Madrid (ottobre 1999) durante il quale le Costituzioni sono state approvate e definitivamente pubblicate.

 

Regola Ofs. Capitolo II.  LA FORMA DI VITA

Articolo 4) La regola e la vita dei francescani secolari è questa: osservare il vangelo di nostro Signore Gesù Cristo secondo l’esempio di S. Francesco d’Assisi, il quale del Cristo fece l’ispiratore e il centro della sua vita con Dio e con gli uomini [1Cel 18.115]. Cristo, dono dell’Amore del Padre, è la via a Lui, è la verità nella quale lo Spirito Santo ci introduce, è la vita che Egli è venuto a dare in sovrabbondanza [Gv 3, 16; 10, 10; 14, 4]. I francescani secolari si impegnino, inoltre, ad una assidua lettura del Vangelo, passando dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo [Apostolicam Auctositatem 30, 8].

Articolo 5) I francescani secolari, quindi, ricerchino la persona vivente e operante di Cristo nei fratelli, nella sacra Scrittura, nella Chiesa e nelle azioni liturgiche. La fede di S. Francesco che dettò queste parole: “-Niente altro vedo corporalmente in questo mondo dello stesso altissimo Figlio di Dio se non il suo santissimo Corpo e il santissimo Sangue-” sia per essi l’ispirazione e l’orientamento della loro vita eucaristica.


Articolo 6) Sepolti e resuscitati con Cristo nel Battesimo che li rende membri vivi della Chiesa, e ad essa più fortemente vincolati per la Professione, si facciano testimoni e strumenti della sua missione tra gli uomini, annunciando Cristo con la vita e con la parola. Ispirati a S. Francesco e con lui chiamati a ricostruire la Chiesa, si impegnino a vivere in piena comunione con il Papa, i Vescovi e i Sacerdoti in un fiducioso e aperto dialogo di creatività apostolica [Paolo VI, 19.5.1971, Discorso ai Terziari, III].


Articolo 7) Quali “fratelli e sorelle della penitenza” [Memoriale Propositi], in virtù della loro vocazione, sospinti dalla dinamica del Vangelo, conformino il loro modo di pensare e di agire a quello di Cristo mediante un radicale mutamento interiore che lo stesso Vangelo designa con il nome di “conversione”, la quale, per la umana fragilità, deve essere attuata ogni giorno [Lumen Gentium 8; Unitatis Redintegratio 4; Paenitemini, Pream.].In questo cammino di rinnovamento il sacramento della Riconciliazione è segno privilegiato della misericordia del Padre e sorgente di grazia [Presbyterorum ordinis 18, 2].

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