Cammino di Discernimento Commissione Formazione Mario  

Messaggeri di Perfetta Letizia

 

Messaggeri di perfetta letizia 

La regola dell’Ordine Francescano Secolare con gli occhi di papa Francesco                                                Marco Asselle

L’autore di questo libro è frate minore ed è Assistente dell’Ordine Francescano Secolare per la regione Umbria e incaricato per la formazione iniziale a livello nazionale.  E’ possibile che l’idea di questo libro abbia proprio a che fare con l’impegno di fra Marco nell’ambito della formazione iniziale. Si tratta infatti di un ottimo strumento per accostarsi alla regola OFS. Leggendo il libro è come se la regola fosse commentata dalle parole di papa Francesco perché l’autore ha scelto, tra i documenti del papa, tutte quelle parti che si prestavano a fare da commento ai diversi articoli. Le citazioni del papa vengono dalla esortazione apostolica Evangeli Gaudium (EG) sull’annuncio del Vangelo, dall’enciclica Laudato Sì (LS) sulla cura della casa comune, dall’esortazione apostolica Amoris Laetitia (AL) sull’amore nella famiglia  e dall’esortazione apostolica Gaudete et Exsultate (GE) sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo.

Il risultato è un libro molto utile per entrare nei significati più profondi della Regola e quindi della spiritualità del francescana secolare, quasi un ‘libro di testo’ per chi vuole accostarsi a questo mondo. Uno strumento utile a fare discernimento, nel senso di provare a capire se questa strada sia quella giusta per noi.

Dice fra Marco: –Capita spesso di dovere fare esperienza, anche amara, della frammentazione e dispersione nella propria esistenza: impegni e urgenze di ogni tipo fanno sì che ciò che è prioritario nella giornata venga soppiantato dall’emergenza (…) Tutti noi abbiamo bisogno di una Regola di vita che ci aiuti a fare chiarezza, a stabilire e rispettare le gerarchie di valori e di cose da fare.(…) Regola di comportamento in base alla quale saremo giudicati: ‘’Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi’’ (Mt 25,35-36) – a questo punto viene citata la esortazione Evangeli Gaudium: -non servono né le proposte mistiche senza un forte impegno sociale e missionario, né i discorsi e le prassi sociali e pastorali senza una spiritualità che trasformi il cuore- (EG 262)

La regola di vita dei francescani secolari è questa: osservare il Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo secondo l’esempio di s. Francesco d’Assisi, il quale del Cristo fece l’ispiratore e il centro della sua vita con Dio e con gli uomini (…) (Regola OFS Art.4) A questo proposito viene citato il filosofo Friedrich Nietzsche che in uno dei suoi aforismi spiega molto bene questo concetto –Chi ha un PERCHE’ per vivere, può sopportare tutti i COME– e fra Marco ci dice che per il laico francescano il suo ‘perché’ –che diventa anche il suo ‘come’ è nella sequela di Gesù Cristo, per poi citare papa Francesco –Io sono una missione su questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo. Bisogna riconoscere se stessi come marcati a fuoco da tale missione– (EG 273) (…) E’ questo ciò che la Regola intende dire col –passare dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo-. A questo proposito fra Marco cita l’augurio di papa Francesco riportato nella Gaudete et exsultate –Voglia il Cielo che tu possa riconosce re qual è quella parola, quel messaggio di Gesù che Dio desidera dire al mondo con la tua vita. Lasciati trasformare, lasciati rinnovare dallo Spirito, affinché ciò sia possibile, e così la tua preziosa missione non andrà perduta– (GE 24) e conclude che per realizzare un tale auspicio è però necessaria una assidua lettura del Vangelo. Anche più avanti nel testo si torna sull’argomento, a proposito della preghiera, e si dice che la modalità che papa Bergoglio sembra prediligere è la lectio divina che –consiste nella lettura della Parola di Dio all’interno di un momento di preghiera per permetterle di illuminarci e rinnovarci- (EG152)

Proseguendo la lettura ci si imbatte in temi molto ‘laici’, come per l’ articolo 16 della Regola, quello sul lavoro: –reputino il lavoro come dono e come partecipazione alla creazione, redenzione e servizio alla comunità umana– nel commentare questo articolo le Costituzioni prendono in esame l’attività lavorativa dal punto di vista relazionale. La vedono come –occasione di servizio a Dio e al prossimo e via per sviluppare la propria personalità- (Cost 21.1) mantenendo –una equilibrata relazione tra lavoro e riposo– (Cost 21.2). (…) E’ fondamentale coltivare il riposo inteso –come giorno del risanamento delle relazioni dell’essere umano con Dio, con se stessi, con gli altri e con il mondo– (LS237) (…) oggi il lavoro si porta ovunque: bastano uno smartphone e una buona connessione perché telefonate, email, videoconferenze e documenti condivisi ci facciano potenzialmente lavorare 24 ore al giorno(…) Se tutto questo può essere vantaggioso, la debolezza dei confini tra lavoro e ‘altro’ chiama in causa la dimensione personale e familiare. 

E’ interessante come questo libro affronti temi spirituali profondi ma nello stesso tempo riesca a confrontarsi con questione molto pratiche come queste ultime. In questo senso il libro rispecchia la Regola, che a sua volta fotografa molto bene il francescanesimo secolare. Un mondo interessante perché di confine. Sospeso tra i percorsi dello Spirito e il tentativo quotidiano, e molto umano, di cogliere il senso più profondo della vita di ogni giorno.

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