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Visita del “Consiglio nazionale”

Vedere tanti volti, stringere molte mani, abbracciare fratelli e sorelle è stato un balsamo, uno di quei momenti che ti confermano che seguire Gesù, seguendo Francesco, è la tua strada e che il servizio in Consiglio regionale, almeno per questo periodo, è il modo di percorrerla.
La giornata di domenica 25 febbraio è stata una giornata di festa, di gioia: tantissime sorelle e fratelli, da tutta la regione Piemonte e anche dalla Valle d’Aosta, si sono mossi per incontrarsi a Torino per la visita fraterna del Consiglio nazionale, per un’assemblea che aveva un po’ il senso di un “pit stop”, una breve pausa di verifica “ai box”, prima di ripartire per l’ultimo anno di mandato del Consiglio che ho l’onore e l’onere di presiedere.

La fraternità regionale in questi frangenti si materializza e ci si rende conto che “il regionale” non è un’entità astratta, non sono quelli che ci devono dare le date degli impegni, quelli cui dobbiamo versare le quote ex Regola, quelli con cui dobbiamo calendarizzare visite o capitoli, allora il verbo dovere si mette da parte e tocchiamo con mano che siamo tutti fratelli e sorelle con i quali si condivide un cammino, tutti con un sorriso e a volte con delle fatiche che, portate insieme, si fanno più leggere.
Così anche si può dire della presenza “nazionale”, che può evocare l’inno d’Italia con tanto di calciatori schierati e mano sul cuore, ma poi ti accorgi che l’articolo è al maschile “il” nazionale, nel senso di Consiglio nazionale e vedi con i tuoi occhi e ascolti con le tue orecchie Luca Castiglioni, consigliere nazionale che appartiene a una fraternità di Milano e l’assistente nazionale fra Carlo Poloni, cappuccino, arrivato da Roma, dov’è di convento da poco meno di un anno. Insomma, sabato con il solo consiglio e domenica con una meravigliosa e consistente rappresentanza di (quasi) tutte le fraternità locali, c’è stato un vero incontro. Incontrarci è stato anche guardare in faccia le nostre povertà, i nostri scoraggiamenti, le nostre fragilità, per provare INSIEME a guardare avanti, a pensare al nostro percorso e cominciare a immaginare non solo chi potrà portare avanti il servizio, ma in quale direzione, con quali priorità e modalità. L’occasione della visita da parte dei rappresentanti del Consiglio nazionale ci ha permesso pure di effettuare un capitolo elettivo “integrativo”, che si era reso necessario per riportare a quattro il numero dei consiglieri regionali:

Roberta Musso, sorella della fraternità S.Maria del Monte di Torino, ha accettato con gioia, benchè a distanza per un precedente impegno, l’incarico e si impegnerà con tutto il Consiglio nel lavoro di cura e di servizio delle fraternità locali.
In questo impegno ci sarà sicuramente di supporto il lavoro molto accurato, svolto dalla commissione formazione e presentato nel pomeriggio: è stato un po’ difficile riconvertire gli spazi e adattare nuovamente la sala, che era divenuta sala da pranzo, ma i fratelli e le sorelle della Nuova S. Tommaso, che si sono messi concretamente al servizio, sono stati super efficienti (GRAZIE!) e siamo riusciti a ripristinare il clima necessario per riflettere insieme sulla formazione, soprattutto quella iniziale, che ci pone sempre anche delle domande profonde sul senso della nostra identità.
Credo e spero che tutti siamo tornati a casa e alle nostre fraternità locali con un surplus di desideri, di cui non possiamo che ringraziare il Signore per poi chiederGli di continuare a guardarci e sostenerci nel cammino.

 

 

 

 

Chiara