Commissione Liturgia Spiritualità Mario  

Quaresima: tempo coraggioso per agire, deciderci, scegliere la libertà…

Attraverso il deserto Dio ci guida alla libertà” è il titolo del messaggio di Papa Francesco per la Quaresima di quest’anno che iniziamo (o abbiamo iniziato) mercoledì 14 febbraio.

La Quaresima è un tempo di conversione che mira alla libertà. Questo comporta una lotta, come raccontano l’Esodo e i 40 giorni di tentazioni di Gesù nel deserto. Il deserto è lo spazio in cui la nostra libertà può maturare in una personale decisione di non ricadere schiava. È il coraggio della conversione, dell’uscita dalla schiavitù.

Quaresima è un tempo di grazia. Un segnale del perdurare della schiavitù in noi è, per il Papa, la diffusa mancanza di speranza, il vagare senza una terra promessa verso cui tendere insieme. Con la Quaresima abbiamo l’occasione di iniziare un cammino di libertà. E’ il tempo di grazia in cui il deserto torna a essere – come annunciava il profeta Osea – il luogo del primo amore. Dio educa il suo popolo perché esca dalle sue schiavitù e sperimenti il passaggio dalla morte alla vita.

Quaresima è vedere la realtà. Il primo passo da compiere per rendere concreto il cammino quaresimale, scrive il Papa, è voler “vedere la realtà”. Anche oggi il grido di tanti fratelli oppressi arriva al cielo. Chiediamoci: arriva anche a noi? Se abbiamo ceduto all’indifferenza, dobbiamo confessare che ancora oggi siamo “sotto il dominio del Faraone”. È un dominio che ci rende insensibili, ci divide e ci ruba il futuro. La terra, l’aria e l’acqua ne sono inquinate, ma anche le anime ne vengono contaminate. E così rimane in noi una inspiegabile nostalgia della schiavitù. È come un’attrazione verso la sicurezza delle cose già viste, a discapito della libertà.

Quaresima è tornare a sognare. Oggi c’è un deficit di speranza che ci impedisce di sognare e che somiglia a quella nostalgia della schiavitù che paralizzava Israele nel deserto, impedendogli di avanzare. Ma Dio non si è stancato di noi e vuole ancora condurci alla libertà. A differenza del Faraone, Dio non vuole sudditi, ma figli, La Quaresima è tempo di conversione, tempo di libertà, in cui maturare una personale decisione di non ricadere più schiavi.

Gli idoli che paralizzano. Sono come la voce del Faraone in noi e ci seduce. Quali sono? Il denaro, certi progetti, idee, obiettivi, una tradizione, persino alcune persone… Invece di muoverci, questi idoli ci paralizzano.

Quaresima è fermarsi davanti a Dio e al fratello. La Quaresima ci chiede di fermarci: fermarci in preghiera alla presenza di Dio e fermarci, come il Samaritano, alla presenza del fratello ferito. Preghiera, elemosina e digiuno sono tre espressioni dello stesso movimento di apertura e di svuotamento di sé a cui il tempo quaresimale ci invita.

Quaresima è ripensare gli stili di vita. Le abitudini negli acquisti, la cura del creato, l’inclusione di chi non è visto o è disprezzato. E’ tempo di ripensare gli stili di vita; darsi il tempo per verificare la propria presenza nel territorio e il contributo a renderlo migliore.

Non smettiamo allora di cercare il Signore e di rischiare per Lui: scopriremmo che il momento storico complesso che viviamo potrà rifiorire in una nuova umanità perché Lui ha la capacità di “fare nuove tutte le cose”. E il deserto fiorirà…

Buon cammino fratelli!

fr. Marco OFM