Cammino di Discernimento Commissione Formazione Mario  

quarto incontro di discernimento

Perché verificare il cammino cristiano

Un progetto va sempre verificato,
ecco perché osiamo parlare di verifica, di esame di coscienza

 

INTRODUZIONE

La vita cristiana

La vita cristiana è vocazione alla vita di Gesù Cristo, è un cammino quotidiano di “conversione”, di passaggio dal mio io (che non viene negato, anzi “ritrovato”) al seguire Gesù, al vivere secondo il Vangelo.

La vocazione francescana e il cammino ad es. nell’OFS (inizialmente detti “fratelli e sorelle della penitenza”), non è per “arrivati”, ma per gente che vuole camminare… gente che intuisce e fa esperienza di come la sua piena realizzazione umana è nel dono di sé. Dono quotidiano che ha bisogno di verifica…

La verifica

Stasera potremmo parlare dell’”Esame di coscienza” con approcci differenti: ad es. devozionale,  moralistico, tradizionale..

Mi sembrano necessarie alcune sottolineature che riassumo: la coscienza come luogo dell’io dell’uomo, la verifica delle scelte (esercizio della responsabilità), la vita dell’uomo illuminata dalla Parola di Dio (luce sul cammino) e apertura alla quotidiana novità del Vangelo (camminando s’apre cammino), presenza, nella nostra vita personale, del Signore e dei suoi doni (grazia).

TESTI

Salmo 1 “La beatitudine del giusto”

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,

ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.

È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;

perciò non si alzeranno i malvagi nel giudizio
né i peccatori nell’assemblea dei giusti,

poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.

La vocazione dell’uomo. La vita nello Spirito (CCC)

“La dignità della persona umana”

1776 « L’uomo ha in realtà una legge scritta da Dio dentro al suo cuore […]. La coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell’uomo, dove egli si trova solo con Dio, la cui voce risuona nell’intimità propria»

 

1177 “La coscienza « è una legge del nostro spirito, ma che lo supera, che ci dà degli ordini, che indica responsabilità e dovere, timore e speranza. […] Essa è la messaggera di colui che, nel mondo della natura come in quello della grazia, ci parla velatamente, ci istruisce e ci guida. La coscienza è il primo di tutti i vicari di Cristo». (J. H. Newman)

 

1782 L’uomo ha il diritto di agire in coscienza e libertà, per prendere personalmente le decisioni morali. (Dignitatis humanae)

“La formazione della coscienza”

1783 La coscienza deve essere educata e il giudizio morale illuminato. Una coscienza ben formata è retta e veritiera… 1784 L’educazione della coscienza è un compito di tutta la vita… L’educazione della coscienza garantisce la libertà e genera la pace del cuore.  1785 Nella formazione della coscienza la Parola di Dio è la luce sul nostro cammino; la dobbiamo assimilare nella fede e nella preghiera e mettere in pratica. Dobbiamo anche esaminare la nostra coscienza rapportandoci alla * croce del Signore. Siamo sorretti dai * doni dello Spirito Santo, aiutati dalla * testimonianza o dai consigli altrui, e guidati dall’ * insegnamento certo della Chiesa (Dignitatis humanae).

 

Dalla Regola dell’Ordine Francescano Secolare

art. 4. La regola e la vita dei francescani secolari è questa: osservare il vangelo di nostro Signore Gesù Cristo secondo l’esempio di S. Francesco d’Assisi, il quale del Cristo fece l’ispiratore e il centro della sua vita con Dio e con gli uomini [1Cel 18.115]. Cristo, dono dell’Amore del Padre, è la via a Lui, è la verità nella quale lo Spirito Santo ci introduce, è la vita che Egli è venuto a dare in sovrabbondanza [Gv 3, 16; 10, 10; 14, 4]. I francescani secolari si impegnino, inoltre, ad una assidua lettura del Vangelo, passando dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo [Apostolicam Auctositatem 30, 8].


  1. Quali “-fratelli e sorelle della penitenza-” [7], in virtù della loro vocazione, sospinti dalla dinamica del Vangelo, conformino il loro modo di pensare e di agire a quello di Cristo mediante un radicale mutamento interiore che lo stesso Vangelo designa con il nome di “-conversione-“, la quale, per la umana fragilità, deve essere attuata ogni giorno.

 

Preghiera “Absorbeat”

FF 277

Rapisca, ti prego, o Signore,

l’ardente e dolce forza del tuo amore
la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo,
perché io muoia per amore dell’amor tuo,
come tu ti sei degnato morire
per amore dell’amore mio.

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